Il detective del web
Il Digital Marketing è il primo settore che ha beneficiato dell’intelligenza artificiale, con Amazon prima e Facebook poi che hanno introdotto piattaforme basate sull’IA volte a migliorare la esperienza utente mostrando i prodotti giusti alle persone giuste. Intercettare i bisogni degli utenti è diventato un obiettivo non solo dei principali canali digitali, ma anche di ogni marketer che si rispetti.
Fare marketing sul web, è diverso dall’approccio face to face. In questo ultimo caso, infatti, vale l’empatia e la capacità di comunicare. Negli approcci web, occorre, invece, saper analizzare i Big Data in modo da identificare i fattori che migliorano la user exeperience dell’utente.
Proprio come spieghiamo nei nostri corsi formativi, avere un bel sito non basta per ottenere i risultati, ma bisogna saper interpretare i dati e capire quale tipo di comunicazione piace agli algoritmi delle piattaforme.
Quando sponsorizziamo un prodotto su una piattaforma, il sistema entra in ‘’apprendimento’’, mostrando quel prodotto ad un primo campione di pubblico, e utilizzando alcune metriche come l’interazione per valutare il nostro contenuto.
Se su un campione di 1000 persone, le interazioni del pubblico sono inferiori all’1%, significa che non stiamo migliorando la UX e di conseguenza il nostro messaggio verrà penalizzato, in caso contrario la piattaforma ha tutto l’interesse a mostrare quel messaggio a più persone possibili, e farà girare il nostro contenuto ad un minor costo.
Prima di fare pubblicità dobbiamo quindi imparare ad essere dei bravi detective del web, scoprendo i bisogni latenti degli utenti e cercando di capire come il nostro prodotto o servizio è in grado di soddisfarli, e grazie all’utilizzo dei Big Data, siamo in grado di proporre contenuti di qualità che piacciono agli algoritmi, e di conseguenza alle tasche degli imprenditori.